venerdì 11 luglio 2014

Quando ti senti dire quella roba, cambia tutto. Ed è il più bel cambiamento che potrai mai fare.


Dunque, funziona così.
Che ad un certo punto, qualsiasi età tu abbia, arriva una persona, generalmente di sesso femminile ma diciamo pure anche normalmente, e ti dice che è incinta.

Se hai culo, quella persona la ami.

Se non hai culo, quella persona l'hai conosciuta qualche settimana prima in discoteca.


Cazzi tuoi, nel caso.

Ma non parlerò del fatto che sia giusto che tu ti trombi la passante nella toilette di una sala da ballo senza precauzioni, qui. No, no.

Qui parlerò del fatto che lei ti ha detto che è INCINTA.

Che ASPETTA UN BAMBINO.

Che quindi tu SARAI PADRE.

Leggi bene quello che ti sto per dire. Se anche solo per un attimo hai pensato di non riconoscerlo, quindi di non fare il tuo dovere, o peggio hai intenzione di chiederle di abortire, allora sappi che non solo sei uno senza coglioni - anzi, ce li hai, ma sono piccoli e poco consistenti - ma ti stai per perdere la cosa più meravigliosa che ti potrà mai capitare.

Io non so bene cosa significhi, anche se ho appena sentito dirmi "Caro, devo dirti una cosa".

E quando lei mi ha detto tutto, ma proprio tutto, ho pensato di essere la persona più fortunata del mondo. Non solo perché è lei che me l'ha detto, ma perché sta capitando proprio a me.

Se tutto dovesse andare come spero che vada, ossia bene, e ti giuro amico mio che leggi che lo spero veramente con tutta l'anima, allora fra qualche mese, circa 6, entrerò anche io nel grande club dei papà.

E quindi, amico caro, sarò ambasciatore di un titolo onorifico che molti fortunati hanno e che forse troppe volte è stato bistrattato a semplice comprimario.

Cazzo: papà.

Non: cugino (con tutto il rispetto). Papà.

Ora, io non so bene che cosa significherà. So che però la cosa configura un sacco di sensazioni, sentimenti, proiezioni, sogni, tante cose belle che ridimensionano per certi versi le preoccupazioni.

Io penso che questa sia la cosa più bella che mi sia capitata, e penso che se non la racconto tipo esplodo.

Perciò, visto che non posso rompere il cazzo a tutti quelli che mi circolano intorno con questa storia perché poi tutto sommato, il fatto che nascano bambini grazie a Dio è ancora la normalità, ho deciso se scrivere qui.

In questo spazio.

Perché ho bisogno di raccontare questa cosa, ma non solo.

Perché ho pensato che non è giusto lasciare che il mondo si riempia di punti di vista femminile sullo scenario.

Domani se riesco vi scrivo del ruolo del papà e di come si configura la figura del papà blogger. Perché parliamoci chiaro: le mamme blogger ok, sono fighe e tutto.

Però è ingiusto lasciare lo scettro solo a loro. Questo è il tempo di emanciparci dal ruolo di comprimari digitali. Il tempo del web matriarcale è finito.